Meta riprende la formazione sull’intelligenza artificiale utilizzando i dati dei social media pubblici, testando i regolatori del Regno Unito
- L'azienda aveva sospeso il programma a causa delle obiezioni degli enti regolatori.
- A partire dalla prossima settimana, inizierà a informare gli utenti su come i loro dati verranno utilizzati per l'addestramento dell'intelligenza artificiale.
- Gli utenti che non desiderano far parte del programma dovranno esplicitamente rinunciare.
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Meta Platforms sta riaccendendo le tensioni con le autorità di regolamentazione del Regno Unito riprendendo il suo programma di formazione sull’intelligenza artificiale (IA), che utilizza post pubblici sui social media.
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Il programma era stato sospeso per tre mesi in seguito a richieste di informazioni su come l’azienda avrebbe ottenuto il consenso degli utenti per l’utilizzo dei loro dati.
Ora, dopo aver affrontato le questioni legali, Meta sta verificando se può procedere con l’iniziativa.
Questa decisione arriva dopo che Meta è stata sottoposta a esame da parte della Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC), il principale ente regolatore dell’Unione Europea per l’azienda.
Sebbene il Regno Unito non rientri più nella giurisdizione dell’UE, segue comunque un quadro normativo sulla privacy simile al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’UE.
Meta potrebbe cogliere questa opportunità per sondare il terreno con le autorità britanniche, nella speranza che una sentenza favorevole possa creare un precedente per i futuri rapporti con le autorità di regolamentazione europee.
In che modo META otterrà l’autorizzazione dell’utente?
Copy link to sectionInvece di offrire agli utenti una chiara opzione di adesione all’utilizzo dei dati AI, Meta si affida a un sistema di esclusione.
Gli utenti che non vogliono che i loro dati vengano utilizzati per l’addestramento dell’IA devono opporsi attivamente. A differenza dei casi precedenti, in cui gli utenti dovevano fornire motivazioni per l’opt-out, Meta ha semplificato il processo questa volta.
L’Information Commissioner’s Office (ICO) del Regno Unito sta monitorando attentamente la situazione, insistendo sul fatto che Meta rispetti il diritto alla privacy degli utenti.
“Spetta a Meta garantire e dimostrare la continua conformità alla legge sulla protezione dei dati”, ha affermato un portavoce dell’ICO.
L’ICO ha sottolineato la necessità di trasparenza nel modo in cui i dati degli utenti vengono utilizzati per scopi di intelligenza artificiale.
La posizione di META sulla questione
Copy link to sectionMeta afferma di aver integrato il feedback normativo nel suo programma di formazione sull’intelligenza artificiale rinnovato e che il processo di opt-out è ora più trasparente.
L’azienda ha inoltre chiarito che per l’addestramento dell’intelligenza artificiale verranno utilizzati solo i post pubblici, non i messaggi privati, e che saranno esclusi gli account appartenenti a minorenni.
Meta inizierà a distribuire questi aggiornamenti la prossima settimana, informando gli utenti delle imminenti modifiche.
Coloro che hanno precedentemente scelto di non partecipare non verranno più contattati.
Secondo Meta, l’utilizzo di dati pubblici provenienti da diverse nazionalità è essenziale per sviluppare un’intelligenza artificiale che rifletta culture diverse, tra cui la storia britannica, il linguaggio e le sfumature sociali.
“Stiamo sviluppando l’intelligenza artificiale in Meta in modo che rispecchi le diverse comunità in tutto il mondo e non vediamo l’ora di lanciarla in più paesi e lingue nel corso dell’anno”, ha affermato Meta.
Sebbene l’enfasi di Meta sulla diversità culturale e sui dati pubblici possa trovare riscontro nell’opinione pubblica, l’obiezione principale dell’ICO è sempre stata la gestione dei dati personali, piuttosto che l’utilizzo in sé.
Nonostante i tentativi di Meta di presentare il suo programma di intelligenza artificiale come globalmente inclusivo, è improbabile che ciò possa influenzare gli enti di regolamentazione impegnati a garantire la conformità alla protezione dei dati.
Mentre Meta affronta queste sfide normative, la sua iniziativa di formazione sull’intelligenza artificiale potrebbe diventare un banco di prova fondamentale per il modo in cui le aziende tecnologiche utilizzano i dati pubblici alla luce delle leggi sulla privacy in continua evoluzione.
Questo articolo è stato tradotto dall'inglese con l'aiuto di strumenti AI, e successivamente revisionato da un traduttore locale.
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