
Nissan ricorre alla riduzione delle spese non essenziali dopo aver raggiunto il minimo storico dei profitti dell’azienda
- Nissan mira a ridurre le spese non essenziali per incrementare le vendite e rilanciare i profitti.
- Nissan impone un divieto di viaggio ai suoi dipendenti, in particolare negli Stati Uniti.
- L'utile di esercizio della società è diminuito del 70% nel secondo trimestre.
- Gli utili di Nissan raggiungeranno il minimo storico di 11 anni entro la fine dell'anno fiscale in corso.
- Nissan è scesa del 2,8% a seguito delle dimissioni del vice COO, Jun Seki.
Dopo aver riscontrato un continuo calo delle vendite di automobili e di profitti negativi, la multinazionale giapponese Nissan Motors Co. ha dato istruzioni ai suoi dirigenti di ridurre le spese non essenziali, secondo le fonti. A luglio, l’azienda aveva anche annunciato un grosso taglio di posti di lavoro in tutto il mondo proprio per far fronte al calo dei profitti.
È probabile che tale politica resti in vigore per il resto dell’anno fiscale (marzo 2020) e si prevede che verrà estesa anche al prossimo anno.
Nissan impone un divieto di viaggio ai suoi dipendenti, in particolare negli Stati Uniti
Copy link to sectionNel tentativo di ridurre le spese non necessarie, la casa automobilistica giapponese ha imposto un divieto di viaggio ai propri dipendenti negli Stati Uniti, dove le vendite hanno subito il colpo più duro. In altre parti del mondo, meeting e cene sono stati cancellati e l’azienda ha deciso di affidarsi alle videoconferenze. Alle riunioni fuori città sarà ora presente un solo rappresentante Nissan invece dei soliti tre o quattro.
Ad aprile, secondo le fonti, Nissan ha attuato un ampio piano di rinnovamento per rilanciare le vendite e aumentare i profitti. Tuttavia, i risultati sono stati l’esatto contrario. Nel secondo trimestre è stato registrato un calo del 70% del risultato di esercizio, rispetto al calo del 57% del primo trimestre. Secondo le previsioni per l’intero anno, gli utili dell’azienda raggiungeranno il minimo storico degli ultimi 11 anni entro la fine del corrente anno fiscale.
Nissan non si trova di fronte ad alcuna crisi di liquidità, dicono le fonti
Copy link to sectionAnche se la Nissan non si trova ancora di fronte a una crisi di liquidità, i tagli alle spese dell’azienda possono essere attribuiti all’arresto del dirigente Carlos Ghosn, colpito da uno scandalo, e all’estromissione di altri dirigenti di alto livello. Secondo le fonti, l’azienda sta anche affrontando difficoltà nel mantenere buoni rapporti con il partner alleato Renault SA, senza il suo ex CEO.
Il taglio delle spese non essenziali mette in evidenza la nascita di una crisi imminente che sta iniziando a colpire la casa automobilistica giapponese. “La nostra casa non è in fiamme, ma c’è qualcosa che brucia”, ha dichiarato una fonte, aggiungendo che questo blocco è stato attuato in tutte le parti del mondo in cui la multinazionale opera. Le fonti hanno sottolineato che l’azienda ha sufficienti risorse di cassa, grazie alle sue buone garanzie di credito e alle sue joint-venture in Cina.
Le quotazioni delle azioni Nissan sono scese del 2,8% e hanno toccato il minimo storico dal settembre 2011, dopo che il vice COO Jun Seki ha annunciato le sue dimissioni da Nissan per entrare nella Nitec Corp. A seguito delle dimissioni di Seki, il direttore esecutivo Hideyuki Sakamoto è stato candidato al consiglio di amministrazione della società.