Ulteriori restrizioni Huawei in sospeso a causa dei reclami del Pentagono

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Written on Jan 26, 2020
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  • Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha ritardato le norme Huawei più severe in mezzo alle obiezioni del Pentagono.
  • L'amministrazione Trump si riunirà la prossima settimana per discutere il cambiamento delle normative.
  • Alcuni senatori hanno criticato il Dipartimento del Commercio per non essere stato più severo con Huawei.

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha ritardato le restrizioni proposte per limitare ulteriormente le vendite di Huawei, a causa delle crescenti preoccupazioni del Dipartimento della Difesa che la norma potrebbe ritorcersi contro gli stessi Stati Uniti.

Le restrizioni aggiuntive colmerebbero una lacuna che ha permesso ad aziende tecnologiche come Intel e Micron di continuare a spedire chip, software e altri prodotti a Huawei, nonostante il divieto che ha impedito a Huawei di acquistare alcuni prodotti americani.

L’amministrazione Trump si riunirà la prossima settimana per discutere della questione, che potrebbe essere ripristinata, soppressa o riformulata.

Il portavoce del Dipartimento del Commercio ha detto che farà nuovi annunci al riguardo se ci saranno dei progressi per quanto riguarda il cambiamento della norma. Huawei e il Pentagono non hanno rilasciato commenti in merito.

Le norme attuali impediscono alle autorità statunitensi di accedere alle principali catene di approvvigionamento estere, aumentando la frustrazione del governo cinese e incoraggiando le autorità statunitensi a ridurre ulteriormente le spedizioni destinate a Huawei.

Secondo i precedenti rapporti dei media, il Dipartimento del Commercio ha valutato la possibilità di ampliare la regola che controlla la quantità di componenti americane in un prodotto importato che dà al governo degli Stati Uniti l’autorità per gestirne le esportazioni.

Tuttavia, l’attuale amministrazione ha rimproverato al Dipartimento del Commercio di non essere stato più rigoroso con Huawei, nonché di aver adottato troppo lentamente le norme per limitare le esportazioni high-tech destinate alla Cina.

I senatori Tom Cotton, Ben Sasse e Marco Rubio, membri del Comitato di selezione per l’Intelligence, hanno contattato il Segretario alla Difesa Mark Esper, chiedendo una spiegazione per le denunce del dipartimento. Hanno anche manifestato il loro timore che il Pentagono non stia valutando correttamente i rischi.

“Huawei è un membro del Partito Comunista Cinese e deve essere trattato come tale. E’ difficile immaginare che, al culmine della guerra fredda, il Dipartimento della Difesa avrebbe tollerato che le società americane stipulassero contratti con le filiali del KGB perché Mosca offriva loro uno sconto”.

A maggio, a causa di problemi di sicurezza nazionale, Huawei è stato inserito nella blacklist. L’inserimento del gigante cinese della tecnologia nella suddetta blacklist ha limitato le vendite di beni di produzione americana a Huawei.