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L’Associazione Bancaria Italiana sperimenta con l’euro digitale

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Written on Dec 23, 2020
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  • L'Associazione Bancaria Italiana ha deciso di iniziare a testare l'euro digitale e scoprire i potenziali benefici.
  • Il collaudo sarà suddiviso in due aree di lavoro, una delle quali analizzerà la fattibilità tecnica del progetto.
  • La seconda area di lavoro si concentrerà sulla programmabilità per sperimentare diversi casi d'uso.

Mentre la mania della Valuta Digitale della Banca Centrale (CBDC) continua a conquistare il mondo, l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha deciso di avviare una fase di sperimentazione per determinare i potenziali benefici dell’euro digitale.

ABI prosegue con i piani per testare CBDC

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L’ABI è un importante gruppo industriale in Italia, composto da oltre 700 singoli istituti bancari. Ha notato che vuole partecipare alle prove del CBDC, in quanto potrebbe diventare un equivalente delle banconote elettroniche sostenute dalla BCE.

Nel giugno di quest’anno. l’Associazione ha annunciato l’intenzione di lanciare l’euro digitale in collaborazione con ABI Lab, il suo braccio di ricerca. La moneta sarebbe stata utilizzata principalmente per gli accordi interbancari. Inoltre, verrebbe utilizzato anche per migliorare l’esecuzione dei pagamenti internazionali.

La banca prevede anche di rivedere la questione della messa a disposizione del CBDC. Tuttavia, la sua principale priorità è rendere il quadro pienamente conforme alle normative dell’UE. Inoltre, deve anche affrontare la questione della tutela della privacy dei cittadini.

Dettagli sui test

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Non è la prima volta che le banche italiane incontrano la tecnologia blockchain. In effetti, la maggior parte delle banche lo sta già utilizzando in una certa misura, principalmente tramite il progetto Spunta, che integra la tecnologia blockchain per migliorare la velocità di elaborazione degli accordi interbancari.

Come da spiegazione dell’ABI, il pilota sarà suddiviso in due aree di lavoro. Il primo riguarderà l’infrastruttura e il modello di distribuzione. Il suo obiettivo sarà analizzare la fattibilità del progetto dal punto di vista tecnico.

La seconda area di lavoro sarebbe focalizzata sulla programmabilità, con l’obiettivo di differenziare il CBDC dai pagamenti elettronici già disponibili.

La mossa arriva dopo lunghi dibattiti che durano ormai da quasi due anni. Sfortunatamente, gli sforzi non sembravano trovare un modo per lanciare criptovalute unificate per tutti i cittadini. Anche la Banca Centrale Europea intende indagare se vale la pena perseguire tali piani o se dovrebbero essere semplicemente abbandonati.