Sensex soars over 1500 points, Nifty tops 23,300 as US tariff relief ignites rally

Martedì le azioni indiane registrano un forte calo: il Nifty crolla dello 0,7%

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Written on Dec 31, 2024
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  • Le azioni indiane hanno iniziato l'ultima sessione di negoziazione del 2024 in forte calo.
  • Gli investitori istituzionali stranieri sono stati venditori netti per 10 sessioni consecutive, sbarazzandosi di azioni per un valore di 24.044,15 crore di rupie.
  • L'indice IT è stato il peggiore, perdendo quasi il 3%.

Le azioni indiane hanno aperto la sessione di scambi finale del 2024 in forte calo, con gli indici di riferimento Nifty e Sensex che hanno prolungato la loro serie di perdite per un secondo giorno.

Ciò è dovuto principalmente al forte calo delle azioni del settore IT e immobiliare, che ha oscurato i guadagni dei settori energetico e metallico.

Nonostante le solide prestazioni in alcuni settori, il sentiment generale del mercato è rimasto debole.

Il calo può essere attribuito al pessimismo degli investitori istituzionali stranieri (FII), che hanno continuato a vendere senza sosta, nonostante l’attività solitamente ridotta durante la stagione delle festività.

Gli investitori stranieri sono stati venditori netti per dieci sessioni consecutive, sbarazzandosi di azioni per un valore di 24.044,15 crore di rupie.

Lunedì gli investitori istituzionali stranieri hanno venduto azioni per un valore di circa 1.893,16 crore di rupie. La scorsa settimana gli FPI hanno sbarazzato di azioni per un valore totale di 6.322,88 crore di rupie.

Il Sensex è sceso di 376,65 punti, pari allo 0,48%, a 77.871,48, mentre il Nifty è sceso di 91,25 punti, pari allo 0,39%, a 23.553,65.

Anche i mercati indiani hanno seguito le tendenze più ampie in Asia, dove i rendimenti elevati dei titoli del Tesoro statunitense hanno pesato sui mercati emergenti.

Il Nifty è sceso di circa lo 0,7% e ha toccato un minimo intraday di 23.460,45

Azioni in evidenza in India

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Per quanto riguarda le singole azioni, quelle di Vodafone Idea sono scese nonostante Citi Research abbia mantenuto una previsione rialzista.

La rinuncia da parte del Dipartimento delle telecomunicazioni all’obbligo di garanzia bancaria per le aste dello spettro prima della riforma è stata vista come un catalizzatore positivo.

Nel frattempo, Mazagon Dock Shipbuilders ha registrato un rialzo del 2% dopo aver ottenuto un contratto di 1.990 crore di rupie dal Ministero della Difesa per la costruzione e l’integrazione di un plug per la propulsione indipendente dall’aria per DRDO.

In termini di performance settoriali, l’indice IT è stato il peggiore, perdendo quasi il 3%, trascinato al ribasso da forti cali di titoli pesanti come Infosys, TCS e HCL Tech.

L’indice immobiliare ha seguito da vicino, perdendo oltre l’1%, con azioni come Lodha, Godrej Properties e DLF in testa alla caduta.

Anche l’indice Nifty Bank ha registrato un calo dello 0,5%, con la contribuzione al ribasso di istituti di credito privati come HDFC Bank e ICICI Bank.

Tuttavia, gli indici Nifty Pharma e PSU Bank sono riusciti a registrare piccoli guadagni, salendo di circa lo 0,3%.

Anche gli indici di mercato più ampi hanno rispecchiato il debole sentiment, con le azioni di piccole e medie capitalizzazioni in calo rispettivamente dello 0,2% e dello 0,4%.

I mercati asiatici sotto pressione

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Martedì le azioni asiatiche hanno registrato un lieve calo in una seduta cauta, in vista della chiusura dell’anno.

Poiché i mercati di Giappone e Corea del Sud erano chiusi per la vigilia di Capodanno e quelli di Australia, Nuova Zelanda, Singapore e Hong Kong chiudevano in anticipo per le festività, i volumi di scambio erano scarsi.

L’indice CSI300 cinese ha registrato un calo dello 0,52% martedì, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,3% nelle prime ore di contrattazione, riflesso di un certo slancio positivo.

In Australia, l’indice di riferimento S&P/ASX 200 ha registrato un calo di 53,70 punti, pari allo 0,65%, a 8.181,30, dopo aver toccato un minimo di 8.168,70 all’inizio della seduta.

Lunedì le borse americane chiudono in rosso

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Lunedì le azioni statunitensi hanno aperto in forte calo, prolungando il ribasso di venerdì scorso, ma hanno recuperato terreno alla chiusura.

Il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in calo di 418,48 punti, pari all’1,0%, a 42.573,73.

Il Nasdaq Composite è sceso di 235,25 punti, pari all’1,2%, a 19.486,78, mentre l’S&P 500 è sceso di 63,90 punti, pari all’1,1%, a 5.906,94.

Nonostante un rimbalzo, i mercati sono rimasti in territorio negativo, con le azioni tecnologiche in particolare in calo.

Giovedì saranno pubblicati i principali dati economici statunitensi, tra cui la spesa per le costruzioni, le richieste di disoccupazione e l’indice PMI manifatturiero.

Questo articolo è stato tradotto dall'inglese con l'aiuto di strumenti AI, e successivamente revisionato da un traduttore locale.