
Azioni asiatiche per lo più in rialzo mercoledì: Nikkei in aumento di 100 punti, Hang Seng si riprende.
- Mercoledì i mercati azionari asiatici hanno registrato per lo più rialzi, seguendo i guadagni di Wall Street della notte precedente.
- Il mercato azionario giapponese ha registrato un rialzo, aggiungendosi ai guadagni della seduta precedente.
- L'indice Hang Seng è salito dello 0,24 percento a 23.399,84, recuperando dalla forte flessione di martedì.
Mercoledì i mercati azionari asiatici hanno registrato per lo più rialzi, seguendo i guadagni di Wall Street della notte precedente.
Il sentiment degli investitori è stato risollevato dalle crescenti aspettative di un anticipo dei tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense, dopo un calo della fiducia dei consumatori americani a marzo superiore alle attese.
L’ottimismo derivava anche dalle potenziali esenzioni tariffarie da parte dell’amministrazione statunitense, mentre gli operatori attendevano maggiori chiarimenti sulle future politiche commerciali. Martedì, i mercati asiatici hanno chiuso con andamenti contrastanti.
Lunedì, durante un evento, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che “potrebbe concedere delle deroghe a molti paesi” sulle tariffe reciproche che dovrebbero entrare in vigore il 2 aprile, alimentando le speculazioni sulle politiche commerciali.
Il Nikkei giapponese estende i guadagni.
Copy link to sectionIl mercato azionario giapponese ha registrato un rialzo, aggiungendosi ai guadagni della seduta precedente.
Il Nikkei 225 ha scambiato vicino alla soglia dei 38.000 punti, sostenuto dai progressi dei titoli di peso nell’indice, delle società esportatrici e dei titoli tecnologici.
Alla chiusura della sessione mattutina, il Nikkei 225 era in rialzo di 109,61 punti, ovvero dello 0,29%, a 37.890,15, dopo aver toccato un massimo intraday di 38.151,39.
Tra i singoli titoli, SoftBank Group è salito di quasi l’1%, mentre Fast Retailing, operatore di Uniqlo, ha guadagnato oltre l’1%.
Nel settore automobilistico, sia Honda che Toyota hanno registrato un calo superiore all’1%.
Rimbalzo dei titoli di Hong Kong e della Cina
Copy link to sectionLe azioni di Hong Kong sono salite, trainate dai guadagni dei produttori cinesi di veicoli elettrici e da un rimbalzo dei titoli tecnologici.
L’indice Hang Seng è salito dello 0,24 percento a 23.399,84, recuperando dalla chiusura di martedì, al suo livello più basso dal 4 marzo.
L’indice Hang Seng Tech ha guadagnato lo 0,6%.
Nella Cina continentale, l’indice CSI 300 è rimasto sostanzialmente invariato, mentre l’indice composito di Shanghai è salito dello 0,2%.
Le azioni del produttore cinese di veicoli elettrici Nio sono aumentate dell’1,2%, raggiungendo i 34,20 dollari di Hong Kong, dopo che l’amministratore delegato William Li ha dichiarato in una conferenza stampa che l’azienda prevede di raggiungere il pareggio nel quarto trimestre di quest’anno.
Altri mercati asiatici
Copy link to sectionLe azioni australiane hanno registrato un rialzo per la quinta seduta consecutiva, con l’indice S&P/ASX 200 che ha superato la soglia degli 8.000 punti.
L’indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,78%, raggiungendo quota 8.004,40, dopo aver toccato un massimo di seduta di 8.014,10.
Le azioni di Seoul hanno aperto in rialzo mercoledì, seguendo i guadagni di Wall Street, trainati dalla forza dei titoli tecnologici e automobilistici.
Il Kospi è salito dello 0,79%, a 2.636,639.
Riepilogo di Wall Street
Copy link to sectionDopo il rialzo della seduta precedente, martedì le azioni statunitensi hanno oscillato senza una direzione chiara, con i principali indici che hanno fluttuato prima di chiudere in rialzo per la terza seduta consecutiva.
Il Nasdaq ha guadagnato 83,26 punti, ovvero lo 0,5%, chiudendo a 18.271,86, mentre l’S&P 500 è salito di 9,08 punti, ovvero dello 0,2%, a 5.776,65.
Il Dow Jones ha guadagnato 4,18 punti, ovvero meno dello 0,1%, chiudendo a 42.587,50.
Gli investitori sono rimasti incerti sulla strategia tariffaria del presidente Donald Trump, a seguito di notizie secondo cui l’amministrazione potrebbe adottare un approccio più mirato.
Gli operatori di mercato sembrano aver ignorato un rapporto del Conference Board, che mostrava un calo della fiducia dei consumatori statunitensi più accentuato del previsto.
L’indice di fiducia dei consumatori è sceso a 92,9 a marzo, rispetto al dato rivisto di 100,1 di febbraio, deludendo le aspettative degli economisti, che si attestavano a 94,2.
Questo articolo è stato tradotto dall'inglese con l'aiuto di strumenti AI, e successivamente revisionato da un traduttore locale.