
Previsioni dell'indice DAX per marzo 2022
- L'attacco della Russia all'Ucraina resta a fuoco
- La crisi ucraina complica la decisione della BCE.
- Il DAX resta sotto pressione.
L’indice DAX tedesco si è indebolito su base settimanale poiché l’incertezza sui potenziali risultati tra Ucraina e Russia continua a preoccupare gli investitori.
La guerra tra Ucraina e Russia sta rallentando il ritmo negativo della Banca centrale europea, che giovedì ha affermato il suo impegno a garantire la stabilità finanziaria e dei prezzi.
L’attacco della Russia all’Ucraina resta a fuoco
Copy link to sectionLa Germania ha denunciato l’attacco della Russia all’Ucraina e molti Paesi europei stanno valutando la possibilità di inasprire ulteriormente le proprie sanzioni, incluso disconnettere la Russia dal sistema bancario internazionale SWIFT.
SWIFT è una rete globale utilizzata da quasi tutte le istituzioni finanziarie del mondo per trasferire somme di denaro tra loro ed è una pietra miliare del sistema di pagamenti internazionali.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha affermato che gli asset russi nell’UE saranno congelati, mentre l’ultimo round di sanzioni riguarda anche l’accesso dell’economia russa a tecnologie e mercati chiave.
Il DAX si è ripreso dai minimi raggiunti la scorsa settimana, ma è rimasto al di sotto di dove si trovavano quando i timori di un’invasione sono stati inizialmente segnalati. Il rischio di un altro calo persiste, soprattutto se la situazione dovesse peggiorare, e gli investitori continueranno a guardare a questa situazione con molta attenzione.
La crisi ucraina complica anche le prospettive di quanto aggressivamente la Banca centrale europea normalizzerebbe la politica monetaria per combattere l’inflazione.
La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha segnalato questo mese che gli aumenti dei tassi di interesse quest’anno non sono stati esclusi dopo che i responsabili politici hanno finalmente concluso che l’inflazione si era diffusa più del previsto.
Per quanto riguarda l’intera Europa, l’aumento dell’inflazione è una minaccia per l’economia tedesca, ma la decisione della Banca Centrale Europea è diventata più difficile a causa dell’invasione russa. Seema Shah, Chief Global Strategist di Principal, ha dichiarato:
Per i responsabili politici, diventa una questione di priorità ed è probabile che si concentreranno sui rischi per la crescita piuttosto che sui rischi per l’inflazione nel breve termine. L’invasione russa dell’Ucraina ha inflitto un duro colpo alle banche dell’eurozona, che hanno vissuto il loro peggior giorno di trading dal crollo del mercato dovuto alla pandemia di COVID-19 del marzo 2020.
Il DAX resta sotto pressione
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L’indice DAX si è indebolito la scorsa settimana di negoziazione, ma continua a essere scambiato sopra i 14.500 punti. Ulteriori turbolenze non dovrebbero essere scontate e se il prezzo scendesse nuovamente al di sotto del livello di supporto di 14.000, il prossimo obiettivo potrebbe essere di circa 13.500 o addirittura 13.000.
In sintesi
Copy link to sectionLa guerra tra Ucraina e Russia continua a mantenere gli investitori di umore negativo e ulteriori turbolenze per l’indice Dax non dovrebbero essere scontate. La crisi ucraina complica anche le prospettive di quanto aggressivamente la Banca Centrale Europea normalizzerebbe la politica monetaria per combattere l’inflazione.