
Giovedì le borse asiatiche sono instabili: il Nikkei scende dell’1%, l’Hang Seng è piatto
- Giovedì i mercati azionari asiatici hanno registrato perlopiù cali, seguendo segnali contrastanti provenienti da Wall Street.
- Il Nikkei 225 ha registrato un calo dell'1% a 39.547,53, con perdite dovute a titoli tecnologici, esportatori e pesanti.
- L'indice Hang Seng di Hong Kong è salito leggermente, sostenuto dai guadagni di alcune azioni tecnologiche.
Giovedì i mercati azionari asiatici hanno registrato perlopiù cali, seguendo segnali contrastanti provenienti da Wall Street, in mezzo alla persistente incertezza sui tassi di interesse.
Il sentiment è stato influenzato dai dati sull’occupazione negli Stati Uniti, che hanno fornito un quadro misto del mercato del lavoro, e dalle minute della riunione della Federal Reserve, che hanno indicato un atteggiamento cauto sulle future decisioni di politica monetaria.
Il Nikkei giapponese prosegue il calo
Copy link to sectionIn Giappone, il Nikkei 225 ha registrato un calo dell’1% a 39.547,53, con perdite dovute a titoli tecnologici, esportatori e pesanti.
Tra i titoli più in calo, SoftBank Group ha perso quasi l’1%, Toyota ha perso il 2% e le aziende tecnologiche come Advantest e Tokyo Electron hanno perso rispettivamente circa il 2%.
L’indice più ampio Topix è sceso dello 0,59%, con le azioni in crescita che hanno registrato un calo dello 0,68%, rispetto al calo dello 0,51% delle azioni di valore.
Il mercato cinese cala, il Hang Seng si riprende
Copy link to sectionGli indici cinesi Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen CSI 300 sono rimasti invariati giovedì, a testimonianza del moderato ottimismo degli investitori.
I dati sull’inflazione di dicembre hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato, mentre l’inflazione dei prezzi alla produzione è diminuita per il 27° mese consecutivo.
Il debole sentiment dei consumatori e le pressioni deflazionistiche continuano a pesare sull’economia cinese, nonostante le aggressive misure di stimolo adottate da Pechino.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è salito leggermente, sostenuto dai guadagni di alcune azioni tecnologiche.
Tencent è tornato a salire del 2%, interrompendo una serie di sei giorni di perdite, mentre Xiaomi è balzata del 3,9%. Altre aziende tecnologiche hanno registrato prestazioni contrastanti: Alibaba è salita dello 0,4%, Meituan è scesa dell’1,5% e JD Group è scivolata dello 0,6%.
Gli investitori rimangono concentrati sulle potenziali misure fiscali che Pechino potrebbe adottare per stimolare la spesa dei consumatori, ostacolata dalla prolungata debolezza del mercato immobiliare. In tutta la regione, le preoccupazioni per i tassi di interesse globali e il rallentamento della crescita probabilmente manterranno i mercati volatili nel breve termine.
Altri mercati regionali
Copy link to sectionIl mercato australiano ha interrotto una serie di cinque sessioni di guadagni, con l’indice S&P/ASX 200 in calo dello 0,50% a 8.307,80 e l’indice più ampio All Ordinaries in calo dello 0,49% a 8.557,10.
Le perdite sono state diffuse, guidate dai settori tecnologico e finanziario, mentre le miniere d’oro sono state tra i pochi settori a registrare guadagni.
L’indice KOSPI ha mostrato un andamento positivo, attualmente scambiato a 2533,06, in rialzo di 12,01 punti (0,49%) rispetto al giorno precedente.
Dopo un calo iniziale a 2515,82 all’inizio delle contrattazioni, il valore ha oscillato prima di salire a 2532,89.
Gli investitori stranieri sono stati attivi nel mercato dei titoli, con un acquisto netto di 354,3 miliardi di won, mentre istituzioni e privati hanno venduto rispettivamente 300,8 miliardi di won e 85,8 miliardi di won.
Mercoledì Wall Street è stata mista
Copy link to sectionMercoledì le azioni hanno mostrato una mancanza di direzione dopo il forte ripiegamento di martedì, con i principali indici che hanno oscillato al di sopra e al di sotto della linea di parità prima di chiudere in lieve rialzo.
Il Nasdaq è sceso leggermente di 10,80 punti, ovvero dello 0,1%, a 19.478,87. Al contrario, il Dow ha guadagnato 106,84 punti, ovvero lo 0,3%, a 42.635,20, e l’S&P 500 è salito di 9,22 punti, ovvero dello 0,2%, a 5.918,25.
La seduta di negoziazione mista è stata guidata dall’incertezza circa le prospettive dei tassi di interesse, in seguito alla pubblicazione di dati misti sull’occupazione negli Stati Uniti.
Da un lato, il rapporto ADP ha mostrato che la crescita dei posti di lavoro nel settore privato a dicembre è rallentata più del previsto, con un aumento di soli 122.000 posti di lavoro rispetto ai 140.000 previsti.
D’altro canto, il rapporto del Dipartimento del Lavoro ha rivelato che le richieste iniziali di disoccupazione sono scese inaspettatamente al livello più basso degli ultimi undici mesi, passando dalle 211.000 della settimana precedente alle 201.000.
Il rapporto mensile sull’occupazione, più attentamente monitorato dal Dipartimento del Lavoro, dovrebbe essere pubblicato venerdì e potrebbe fornire ulteriori informazioni sulla forza del mercato del lavoro e influenzare il sentiment del mercato.
Questo articolo è stato tradotto dall'inglese con l'aiuto di strumenti AI, e successivamente revisionato da un traduttore locale.