Previsioni AUD/USD: cosa succederà al dollaro australiano dopo il crollo?

Il dollaro australiano è crollato venerdì ai minimi degli ultimi cinque anni, diventando la valuta dei paesi sviluppati con le peggiori prestazioni. La coppia AUD/USD è precipitata a un minimo di 0,5988, in calo di quasi il 14% rispetto al suo punto più alto del 2024. Questo articolo esplora le ragioni del crollo del dollaro australiano e se si sia trattato di una reazione eccessiva.

Guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti

Il tasso di cambio AUD/USD è crollato venerdì a causa dell’escalation della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. In una dichiarazione, Pechino ha annunciato l’applicazione di un dazio del 34% su tutte le merci importate dagli Stati Uniti, una misura che le renderà inaccessibili. Ciò colpirà beni come il petrolio e quelli del settore agricolo.

Pechino ha inoltre dichiarato che bloccherà alcune esportazioni di terre rare verso gli Stati Uniti. Aggiungerà inoltre altre aziende alle liste di entità, bloccandone le attività in Cina, la seconda economia mondiale.

Le azioni della Cina sono arrivate due giorni dopo che Trump ha continuato la sua offensiva contro il paese. Prima di ciò, aveva applicato dazi del 205% sulla maggior parte delle merci provenienti dalla Cina. Gli Stati Uniti applicheranno inoltre un dazio del 25% sull’acciaio e sull’alluminio cinesi.

Il dollaro australiano è spesso considerato un indicatore dell’economia cinese a causa dell’enorme volume di scambi commerciali tra i due paesi. Si stima che l’Australia esporti in Cina beni per un valore di oltre 204 miliardi di dollari australiani all’anno, mentre la Cina esporta beni per un valore di 304 miliardi di dollari australiani all’anno. Pertanto, i segnali di interruzione di questa partnership commerciale sono spesso visti negativamente in Australia.

Potenziali tagli dei tassi da parte della RBA

La coppia AUD/USD è crollata poiché gli investitori hanno previsto che le tensioni in corso avrebbero portato a ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della RBA. Nell’ultima riunione, la banca ha lasciato invariati i tassi di interesse e ha mantenuto le sue preoccupazioni sull’inflazione.

Donald Trump ha inoltre applicato un dazio del 10% su tutte le merci austriache, il che potrebbe avere un impatto sulla crescita economica. Tuttavia, la composizione delle esportazioni australiane verso gli Stati Uniti significa che l’impatto dei dazi sarà limitato.

Le principali esportazioni australiane negli Stati Uniti sono carne, metalli preziosi, prodotti farmaceutici e apparecchiature mediche. L’applicazione di un dazio su queste merci probabilmente non avrà un impatto immediato sull’economia.

Verbali del FOMC e inflazione negli Stati Uniti

I prossimi verbali della Federal Reserve e i dati sull’inflazione statunitense saranno il prossimo catalizzatore chiave per il tasso di cambio AUD/USD.

Questi verbali, che saranno pubblicati venerdì, forniranno maggiori dettagli sull’ultima riunione in cui i funzionari hanno lasciato invariati i tassi di interesse.

Gli Stati Uniti pubblicheranno poi il rapporto sull’inflazione di giovedì. Sebbene gli analisti si aspettino che i dati mostrino un calo dell’inflazione a marzo, esiste il rischio che i dazi di Trump siano fortemente inflazionistici.

Analisi tecnica AUD/USD

Il grafico settimanale mostra che il dollaro australiano è crollato negli ultimi mesi. La scorsa settimana è sceso a un minimo di 0,6040, e ora si trova al suo livello più basso da cinque anni.

La coppia è scesa al di sotto del supporto cruciale a 0,6165, il suo livello più basso da ottobre 2023, e del lato inferiore del pattern a triangolo discendente. Questo è uno dei segnali di continuazione ribassista più popolari sul mercato.

La coppia AUD/USD è rimasta al di sotto delle medie mobili a 50 e 100 settimane. Pertanto, le prospettive per la coppia sono ribassiste, con il prossimo punto da monitorare a 0,5500, il livello più basso di marzo 2020. Un movimento al di sopra della resistenza a 0,6166 invaliderebbe le prospettive ribassiste.