
Da Ashtead a Flutter, cosa spinge le aziende quotate nel Regno Unito a trasferire la quotazione negli Stati Uniti?
- Ashtead ha in programma di trasferire la sua quotazione principale alla Borsa di New York, citando migliori opportunità per gli investitori.
- Anche altre grandi aziende britanniche, come Flutter e CRH, si sono spostate sui mercati statunitensi per ottenere valutazioni più elevate.
- Gli esperti chiedono modifiche normative e semplificazioni delle regole di quotazione per trattenere le aziende internazionali.
Il mercato azionario britannico deve affrontare un altro significativo ostacolo, poiché Ashtead, un importante membro del FTSE 100 e una delle società quotate più preziose di Londra, annuncia l’intenzione di trasferire la sua quotazione principale a New York.
Con questa decisione, Ashtead si è unita all’elenco di alcune grandi aziende che cercano valutazioni più elevate e bacini di investitori più ampi dall’altra parte dell’Atlantico, sfidando ulteriormente la posizione di Londra come centro finanziario globale.
Ashtead, leader mondiale nel noleggio di attrezzature da costruzione con una capitalizzazione di mercato di 28 miliardi di sterline, genera quasi tutti i suoi profitti in Nord America attraverso il suo marchio Sunbelt Rentals.
Il consiglio di amministrazione dell’azienda ha concluso che gli Stati Uniti offrono una “sede naturale per un’immatricolazione a lungo termine” a causa del loro predominio nei flussi di entrate, nell’impronta operativa e nell’interesse degli investitori.
L’amministratore delegato Brendan Horgan ha sottolineato che un’ammissione a Wall Street aumenterebbe la liquidità e renderebbe Ashtead più attraente per gli investitori istituzionali statunitensi.
Nonostante questo cambiamento, Ashtead prevede di mantenere un’ulteriore quotazione alla Borsa di Londra (LSE).
Tuttavia, questa mossa comporterà la perdita del posto nell’indice FTSE 100, sinonimo dell’élite aziendale britannica.
Le aziende britanniche si riversano sulle borse americane
Copy link to sectionAshtead non è l’unica a puntare a un’ammissione alla Borsa americana.
Negli ultimi anni, diverse aziende britanniche di spicco hanno trasferito le proprie quotazioni principali negli Stati Uniti o stanno prendendo in considerazione questa possibilità:
CRH, il colosso dei materiali da costruzione, ha trasferito la sua quotazione all’inizio dell’anno, citando vantaggi di valutazione.
In un’intervista di aprile a Bloomberg , l’amministratore delegato di Shell Wael Sawan ha affermato che l’azienda era “aperta a tutte le opzioni” per affrontare la disparità di valutazione tra Shell e i suoi concorrenti statunitensi, Chevron ed ExxonMobil.
A luglio, tuttavia, Sawan ha chiarito che non erano in programma piani immediati per trasferire la quotazione della società.

Un suggerimento fondamentale è l’implementazione di meccanismi per la negoziazione di più classi di azioni, una pratica diffusa negli Stati Uniti che consente ai fondatori di mantenere il controllo delle proprie aziende e allo stesso tempo di raccogliere capitale.
Al contrario, il mercato britannico ha adottato tali strutture con lentezza, limitando potenzialmente il suo appeal per le aziende innovative e guidate dai fondatori.
Il dott. Kanungo consiglia inoltre di rivedere il trattamento delle azioni delistate, proponendo che la Borsa di Londra introduca opzioni per la transizione di queste azioni al trading over-the-counter, simili alle disposizioni offerte dalla Borsa di New York e dalla Nasdaq.
Affrontare questi problemi potrebbe aiutare la LSE ad attrarre e trattenere aziende globali, migliorando al contempo la sua competitività rispetto alle borse rivali.
Questo articolo è stato tradotto dall'inglese con l'aiuto di strumenti AI, e successivamente revisionato da un traduttore locale.