
Mercati asiatici venerdì: Hang Seng e Nifty chiudono in rialzo, Nikkei in forte calo.
- Le borse asiatiche hanno chiuso in ribasso venerdì, riducendo i guadagni della sessione precedente.
- L'indice Nikkei 225 è sceso del 2,96% a 33.585,58 punti, mentre il più ampio Topix ha registrato un calo del 2,85% a 2.466,91 punti.
- Le azioni cinesi e di Hong Kong hanno invertito la tendenza generale. L'indice Hang Seng è salito dell'1,13% a 20.914,69.
Le borse asiatiche hanno chiuso in ribasso venerdì, riducendo i guadagni della sessione precedente innescati dalla pausa di 90 giorni sui dazi annunciata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Mentre le azioni cinesi continentali e di Hong Kong sono salite sulle aspettative di un sostegno politico, la maggior parte degli altri mercati regionali sono diminuiti, appesantiti dalle rinnovate preoccupazioni sulle tensioni commerciali e da uno yen più forte.
Le azioni cinesi e di Hong Kong guadagnano terreno grazie alle speranze di stimoli economici.
Copy link to sectionL’indice Shanghai Composite cinese ha registrato un leggero aumento dello 0,45%, raggiungendo quota 3.238,23, mentre gli investitori attendevano segnali da un incontro governativo di alto livello che dovrebbe delineare ulteriori misure di stimolo.
A Hong Kong, l’indice Hang Seng è salito dell’1,13% a 20.914,69 in seguito alle dichiarazioni di Trump secondo cui gli accordi commerciali iniziali erano “molto vicini” e che rimaneva ottimista riguardo ai futuri negoziati con Pechino.
Gli afflussi di investitori dalla Cina continentale hanno contribuito a ridurre le perdite durante quella che è stata la peggiore settimana per l’Hang Seng dal 2018.
Le azioni delle aziende di veicoli elettrici e semiconduttori hanno registrato forti guadagni.
BYD ha registrato un aumento del 7,2%, Li Auto del 5,6% e SMIC del 5,9%.
Sul fronte negativo, Trip.com ha perso il 4,6%, mentre Alibaba e Meituan sono scivolate rispettivamente dell’1,7% e dell’1,3%.
Il mercato giapponese crolla.
Copy link to sectionLe azioni giapponesi hanno registrato un forte calo, trascinate al ribasso da uno yen più forte che ha messo sotto pressione i settori fortemente orientati all’esportazione.
L’indice Nikkei 225 è sceso del 2,96% a 33.585,58 punti, mentre il più ampio Topix ha registrato un calo del 2,85% a 2.466,91 punti.
I principali esportatori hanno subito forti vendite. Toyota, Panasonic, Sony e Canon hanno registrato cali compresi tra il 4% e il 7%.
Fast Retailing, società madre di Uniqlo, ha perso oltre il 2%, mentre il fornitore di apparecchiature per semiconduttori Advantest ha ceduto il 4,6%.
Controcorrente, Baycurrent ha registrato un balzo del 12,5% dopo aver rivisto al rialzo le previsioni di profitto e annunciato un riacquisto di azioni.
I mercati indiani chiudono in rialzo.
Copy link to sectionI mercati indiani, riaperti dopo la festività del 10 aprile, hanno chiuso la seduta con un forte rialzo.
Alla chiusura delle contrattazioni, il Sensex è salito di 1.310,11 punti, ovvero dell’1,77%, attestandosi a 75.157,26. Il Nifty ha seguito l’esempio, guadagnando 429,40 punti, ovvero l’1,92%, e chiudendo a 22.828,55.
Tra i maggiori guadagnatori del Nifty figurano Hindalco Industries, Tata Steel, JSW Steel, Coal India e Jio Financial.
Altri mercati regionali
Copy link to sectionIn Corea del Sud, il Kospi ha perso lo 0,5%, attestandosi a 2.432,72 punti, a causa delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina che hanno pesato sul sentiment.
Titoli chiave come Samsung Electronics, POSCO Holdings, LG Energy Solution e Hyundai Motor sono scesi tra il 2% e il 5%.
Anche i mercati australiani hanno registrato un calo a causa delle preoccupazioni sulla crescita globale.
L’S&P/ASX 200 è sceso dello 0,82% a 7.646,50 punti, mentre l’All Ordinaries ha perso lo 0,76% a 7.853,70 punti. I titoli minerari, energetici e sanitari hanno guidato le perdite.
Wall Street giovedì
Copy link to sectionDopo un rally storico mercoledì, le azioni statunitensi hanno subito un forte calo durante la sessione di negoziazione di giovedì.
I principali indici hanno registrato perdite consistenti, ma sono rimasti ben al di sopra dei minimi recenti.
Il Nasdaq è sceso di 737,66 punti, ovvero del 4,3%, a 16.387,31; l’S&P 500 ha perso 188,85 punti, ovvero il 3,5%, a 5.268,05; e il Dow Jones ha registrato una flessione di 1.014,79 punti, ovvero del 2,5%, a 39.593,66.
La flessione del mercato è avvenuta a fronte delle crescenti preoccupazioni per l’escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
La decisione del presidente Trump di escludere la Cina dalla pausa tariffaria e di imporre un dazio del 125% sulle importazioni cinesi ha ulteriormente aggravato il clima di fiducia degli investitori.
Questo articolo è stato tradotto dall'inglese con l'aiuto di strumenti AI, e successivamente revisionato da un traduttore locale.