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Le borse europee chiudono in rialzo lunedì: FTSE e DAX balzano oltre il 2%

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Written on Apr 14, 2025
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  • Le borse europee hanno chiuso in forte rialzo lunedì, recuperando dopo settimane di volatilità causata dai dazi.
  • L'indice FTSE 100 del Regno Unito ha guadagnato il 2%, mentre il DAX tedesco e il CAC 40 francese sono aumentati rispettivamente del 2,6% e del 2,4%.
  • L'indice paneuropeo Stoxx 600 è salito del 2,7%, registrando una delle sue migliori sedute dell'anno.

Le borse europee hanno chiuso in forte rialzo lunedì, recuperando dopo settimane di volatilità dovuta ai dazi, in seguito alla recente esenzione temporanea statunitense per alcuni prodotti tecnologici.

L’indice paneuropeo Stoxx 600 è salito del 2,7%, registrando una delle sue migliori sedute dell’anno.

L’indice FTSE 100 del Regno Unito ha guadagnato il 2%, mentre il DAX tedesco e il CAC 40 francese sono aumentati rispettivamente del 2,6% e del 2,4%.

Il rialzo è stato generalizzato, guidato dai titoli petroliferi e del gas, che sono balzati del 3% nonostante le previsioni di prezzi del greggio più deboli nel 2025. Anche le azioni bancarie sono avanzate di quasi il 3%.

Il colosso farmaceutico Novo Nordisk ha guadagnato il 3,7% dopo che la rivale Pfizer ha abbandonato lo sviluppo di una pillola dimagrante da assumere quotidianamente a causa di un caso di danno epatico in un partecipante a uno studio clinico.

Il conglomerato di beni di lusso LVMH ha riportato un calo del 3% dei ricavi del primo trimestre dopo la chiusura dei mercati europei, deludendo le aspettative. Le vendite sono scese a 20,3 miliardi di euro, contro le previsioni degli analisti di 21,2 miliardi di euro, secondo i dati LSEG.

L’incertezza sui dazi di Trump persiste.

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La ripresa del mercato è giunta dopo un periodo turbolento, con lo Stoxx 600 che ha perso oltre l’8% solo ad aprile, sottoperformando persino il malconcio S&P 500, che nello stesso periodo è sceso del 4,43%.

Gli investitori rimangono diffidenti nei confronti delle decisioni erratiche sui dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che hanno introdotto un’estrema volatilità nei mercati azionari globali.

Nel fine settimana, l’amministrazione Trump ha temporaneamente esentato smartphone, computer, semiconduttori e altri dispositivi elettronici dai dazi punitivi, una mossa confermata da una guida aggiornata della US Customs and Border Protection.

Venti categorie di prodotti sono state esentate dalla nuova tassa del 125% sulle importazioni cinesi e dal dazio di base del 10% sulle importazioni da altri paesi, sebbene rimanga in vigore un dazio del 20% su tutte le merci cinesi.

Domenica Trump ha indicato che entro la settimana verrà annunciata una nuova tariffa per i semiconduttori importati, aggiungendo ulteriore incertezza ai settori tecnologici e manifatturieri globali.

Wall Street cede i guadagni iniziali di venerdì.

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Le azioni statunitensi hanno registrato andamenti contrastanti lunedì, con un iniziale rialzo dovuto a una sorprendente esenzione tariffaria statunitense che ha perso slancio nel corso del pomeriggio.

Il Dow Jones Industrial Average è salito di 138 punti, ovvero dello 0,4%, dopo aver superato i 500 punti al suo picco intraday.

L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,4%, recuperando gran parte di un iniziale rialzo dell’1,8%.

Il Nasdaq Composite ha registrato un leggero rialzo dello 0,2%, dopo aver guadagnato fino al 2,5% nella prima parte della giornata, per poi ridimensionarsi in chiusura.

Il ripiegamento rifletteva la persistente cautela del mercato, con gli investitori preoccupati per l’irrisolta impasse commerciale con la Cina e per la durata di qualsiasi tregua politica.

Le azioni delle case automobilistiche hanno registrato un rialzo a metà giornata di lunedì dopo che il presidente Donald Trump ha segnalato un potenziale sostegno al settore, affermando di voler “aiutare alcune case automobilistiche” mentre queste affrontano pressioni per spostare la produzione negli Stati Uniti.

Le dichiarazioni di Trump secondo cui le case automobilistiche “hanno bisogno di un po’ di tempo” per effettuare questa transizione hanno risollevato il morale, spingendo le azioni di Ford Motor, General Motors e Stellantis al rialzo dall’1% al 4%, invertendo le perdite precedenti o le contrattazioni piatte.

Questo articolo è stato tradotto dall'inglese con l'aiuto di strumenti AI, e successivamente revisionato da un traduttore locale.