I 2 titoli più sicuri dalla confusione dei dazi di Trump

Le azioni statunitensi faticano a riprendersi in modo significativo dopo che il presidente Trump ha imposto dazi ancora più elevati, del 104%, sulle importazioni cinesi.

L’indice di riferimento, a un certo punto, è stato visto scambiare fino al 20% al di sotto del suo massimo da inizio anno questo mese.

Tuttavia, non tutte le azioni sono uguali.

Ci sono ancora diverse azioni statunitensi che sono ben posizionate per rimanere resilienti di fronte a una guerra commerciale emergente. Tra queste, Walmart e Chewy.

Analizziamo più da vicino cosa riserva ciascuno dei due agli investitori nel 2025.

Walmart Inc (NYSE: WMT)

Victoria Greene, responsabile degli investimenti di G Squared, prevede che Walmart emergerà come un “porto sicuro” nel contesto dei nuovi dazi doganali imposti da Trump a decine di paesi in tutto il mondo.

Walmart genera una parte significativa dei suoi ricavi da categorie non discrezionali come generi alimentari e abbigliamento, che secondo lei rimarranno forti indipendentemente dai nuovi dazi sulle importazioni cinesi.

“Walmart offre il miglior rapporto qualità-prezzo. È molto forte nel settore alimentare, il che, a mio avviso, gli conferisce una posizione difensiva”, ha sostenuto Greene in un’intervista alla CNBC questa settimana.

Inoltre, il grande rivenditore potrebbe sfruttare il suo programma di fidelizzazione, Walmart+, per affrontare i dazi di Trump e le relative preoccupazioni di una recessione imminente.

Secondo Walmart, i soci acquistano il doppio e spendono circa il triplo rispetto ai non soci.

Inoltre, un rendimento da dividendo dell’1,10% rende l’acquisto di azioni WMT ancora più interessante, soprattutto se si scommette su un rallentamento nel 2025.

Wall Street sembra essere d’accordo con Greene sulle azioni Walmart.

Il rating di consenso sul gigante della vendita al dettaglio è attualmente “acquisto”, con un obiettivo medio di prezzo di 109 dollari, indicando un potenziale rialzo di quasi il 30% da qui.

Chewy Inc (NYSE: CHWY)

Chewy potrebbe mantenere la propria posizione nonostante le tensioni tariffarie e la conseguente volatilità del mercato, dato che ha un’esposizione molto limitata alla Cina in termini di produzione o ricavi.

Secondo l’amministratore delegato dell’azienda, Sumit Singh, il rivenditore online è “ben protetto” dai dazi doganali, in quanto genera oltre l’85% dei suoi ricavi da beni di consumo e dal settore sanitario.

Anche la percentuale di beni durevoli provenienti dalla Cina non è così elevata, ha dichiarato in una recente intervista alla CNBC.

Questo ha aiutato Chewy a registrare solidi risultati finanziari in un contesto difficile.

A marzo, la società con sede in Florida ha riportato una crescita annualizzata del 15% dei ricavi del quarto trimestre, raggiungendo i 3,25 miliardi di dollari, con un utile rettificato di 28 centesimi per azione.

Gli analisti, in confronto, avevano previsto rispettivamente 3,2 miliardi di dollari e 21 centesimi per azione.

Inoltre, Chewy ha numerose opportunità di crescita, tra cui un’app mobile “sottoutilizzata” e iniziative rivolte ai veterinari, ha affermato l’analista di Mizuho David Bellinger in una nota di ricerca.

Si aspetta che il programma di riacquisto di azioni della società contribuisca a sbloccare anche ulteriori potenzialità di crescita in futuro.