Coinbase’s Base faces backlash after experimental memecoin crash

Base di Coinbase sotto accusa per l’esperimento con le “contentcoin”

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Written on Apr 17, 2025
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  • Base ha subito critiche per la sua iniziativa "contentcoin" dopo il crollo della sua prima moneta, "Base is for everyone".
  • Il token è crollato del 95%, bruciando oltre 15 milioni di dollari prima di rimbalzare.
  • Base ha difeso il suo esperimento con le "contentcoin", sebbene i critici richiedano una maggiore trasparenza sui rischi.

La chain Ethereum Layer 2 (L2) di Coinbase, Base, ha ricevuto critiche per la sua iniziativa di tokenizzazione dei contenuti dopo che il suo primo token ERC-20 auto-convertito su Zora ha subito un’impennata e un successivo crollo.

Il 16 aprile, il semplice post di Base su Zora, “Base è per tutti”, è stato automaticamente convertito in un token ERC-20.

In pochi minuti, la frenesia speculativa ha spinto la capitalizzazione di mercato del token oltre i 17 milioni di dollari, per poi vederla crollare di circa il 95%, cancellando oltre 15 milioni di dollari di valore in una classica trappola di liquidità.

Nelle ore successive all’incidente, il token ha mostrato una notevole ripresa, risalendo sopra i 0,021 dollari prima di ritracciare leggermente intorno a 0,011 dollari contro Wrapped Ethereum (WETH) al momento della pubblicazione su Uniswap.

La rapida discesa ha alimentato aspre critiche, soprattutto su X, dove gli utenti hanno accusato Base e la sua società madre Coinbase di aver irresponsabilmente appoggiato quello che molti hanno percepito come uno schema di pump-and-dump.

Bot di volume coinvolti

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Un’analisi on-chain di Lookonchain ha rivelato che tre wallet hanno accumulato posizioni significative prima del post ufficiale di Base e le hanno liquidate poco dopo, realizzando un profitto di circa 666.000 dollari.

Inoltre, i dati di DEXScreener hanno rivelato che i bot di volume hanno contribuito all’ascesa fulminea e alla successiva rapida caduta del token, intensificando le perdite per gli investitori al dettaglio incauti.

Base nega qualsiasi affiliazione con la memecoin.

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Base ha rilasciato una dichiarazione in cui chiarisce di non aver creato né approvato direttamente il token, sottolineando che è stato coniato automaticamente dal protocollo di Zora e declinando esplicitamente qualsiasi affiliazione ufficiale.

Base is posting on Zora because we believe everyone should bring their content onchain, and use the tools that make it possible. Memes. Moments. Culture. If we want the future to be onchain, we have to be willing to experiment in public. That’s what we’re doing. To be clear,

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La pagina del token Zora stessa avvertiva gli acquirenti che il token comportava un alto rischio di perdita ed era destinato esclusivamente alla sperimentazione creativa, non al ritorno sugli investimenti.

Nonostante queste dichiarazioni di non responsabilità, molti membri della comunità hanno lamentato che i post pubblici di Base non contenevano sufficienti comunicazioni preventive per proteggere i trader dall’estrema volatilità.

Abhishek Pawa, CEO di AP Collective, ha definito il lancio “disastroso”, sostenendo che la disarmonia tra innovazione ed esecuzione responsabile ha minato la fiducia negli esperimenti sui contenuti on-chain.

Alon, co-fondatore di Pump.fun, ha condiviso le preoccupazioni secondo cui la tokenizzazione dei post sui social media senza chiare misure di salvaguardia potrebbe causare danni reali ed erodere la fiducia nei modelli emergenti di contentcoin.

I think there’s a reality where what base did is normal in a few years’ time but it DEFINITELY isn’t today and that has resulted in hurt I’m a huge advocate for the vision of “tokenizing everything” but you can’t change current market realities – if you launch a coin AND have

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Tuttavia, Jesse Pollak, un creatore su Base, ha difeso l’iniziativa come un passo necessario verso la normalizzazione della creazione di contenuti on-chain, paragonando i token ai contenuti che rappresentano in un nuovo paradigma di marketing.

Pollak ha sottolineato che Base potrebbe trattenere 10 milioni di token su un miliardo come ricompensa per i creatori, ma si è impegnato a non venderli mai, destinando le commissioni generate a sovvenzioni per gli sviluppatori.

A seguito dell’incidente, Base ha annunciato un secondo lancio, “abbiamo coniato il nostro poster FarCon su Zora”, prima di procedere con il terzo, sottolineando il suo impegno nella visione della contentcoin.

Tuttavia, gli scettici rimangono perplessi, sottolineando che la novità da sola non può giustificare l’esposizione dei partecipanti a fluttuazioni di mercato incontrollate.

L’episodio ha innescato un dibattito più ampio sulle responsabilità che i progetti Web3 influenti hanno quando sperimentano innovazioni basate su token.

L’analisi del sentiment sui social media mostra un tono prevalente di frustrazione, con molti utenti che chiedono disclaimer standardizzati e avvisi di rischio in tempo reale.

Alcuni influencer veterani del settore crypto hanno proposto la creazione di linee guida per i contentcoin drop, sostenendo la trasparenza nella distribuzione dei token e nel controllo da parte dei proprietari.

Nel frattempo, Base continua ad aggiornare la sua community tramite thread su X, condividendo le lezioni apprese e le metriche operative dell’esperimento.

Il team di Base ha sottolineato che la tokenizzazione dei contenuti on-chain è una strategia a lungo termine volta a promuovere un maggiore coinvolgimento e maggiori opportunità di guadagno per i creatori.

I critici, tuttavia, insistono sul fatto che gli esperimenti devono essere strutturati in modo da minimizzare i rischi per i partecipanti al dettaglio, altrimenti si rischia di alienare proprio il pubblico che si cerca di coinvolgere.

Mentre la polvere si deposita, l’esperimento di Base rimane un monito su quanto rapidamente i token emergenti possano affascinare e poi devastare i trader senza un’adeguata supervisione.

I sostenitori sostengono che ogni esperimento pubblico genera dati inestimabili che contribuiranno a perfezionare il futuro della monetizzazione dei contenuti on-chain.

Tuttavia, Base deve bilanciare le sue ambizioni pionieristiche con l’imperativo di dimostrare una gestione responsabile degli esperimenti basati su token.

Nelle prossime settimane, gli organismi di settore potrebbero proporre le migliori pratiche volontarie per gli esperimenti con token on-chain, al fine di salvaguardare sia l’innovazione che gli interessi degli investitori.

Questo articolo è stato tradotto dall'inglese con l'aiuto di strumenti AI, e successivamente revisionato da un traduttore locale.